Che cos'è la paura?

25 agosto 2020

Paura

La paura, insieme a tristezza, gioia, disgusto e rabbia, è una delle emozioni fondamentali degli esseri viventi. La paura ci consente di capire quando siamo davanti ad un pericolo e ci spinge alla sopravvivenza.
Quando tale emozione è vissuta però in modo esagerato e fuori da un contesto di reale pericolo può diventare un problema come nel caso delle fobie o degli attacchi di panico.

Come si manifesta?

Quando si prova paura si innescano dei cambiamenti sia fisici che psicologici. A livello del corpo è possibile sperimentare: bocca secca, aumento della frequenza cardiaca e respiratoria, motilità intestinale, tensione muscolare, aumento della sudorazione. Si attiva la produzione dell’ormone della adrenalina che ci prepara alla reazione. 

Le principali risposte immediate alla paura sono: fuga, attacco e immobilizzazione ma ogni individuo reagisce secondo uno specifico modo personale. 

La fuga permette di allontanarsi dal pericolo e quindi abbandonare la situazione che suscita paura. L’evitamento delle situazioni percepite come minacciose reca  sollievo ma solo momentaneamente, in quanto evitare tali situazioni incrementa il senso di sfiducia personale, così che l’evento tanto temuto appare sempre più impossibile da fronteggiare.
La reazione di attacco al contrario, consente di affrontare l’ostacolo con l’intento di superarlo e attenuare la paura. 

La reazione più estrema è l’immobilizzazione: l’individuo si sente impietrito davanti alla situazione paurosa e non ha possibilità di fare qualcosa se non rimanere immobile e inerme.

Una reazione psicologica e comune alla paura è l’ansia. La paura che un evento possa essere fuori dal nostro controllo e che possa non andare come ci piacerebbe,  genera pensieri, previsioni  e valutazioni il più delle volte negative che possono sfociare in ansia.

A cosa serve?

La paura è un’emozione primaria fondamentale per la sopravvivenza infatti, senza la possibilità di riconoscere e reagire a situazioni pericolose la specie potrebbe estinguersi. Ad esempio: la tipica paura dell’estraneo  che emerge nei bambini intorno al primo anno di vita,  ha la funzione di mantenere la vicinanza fra il neonato e li proprio genitore.  La paura espressa tramite il pianto del bambino ha lo scopo di richiamare a sé l’adulto che permette la sua sopravvivenza.

Come fronteggiarla?

Non è facile rispondere a questa domanda in quanto la paura è una reazione istintiva difficile da governare. Ciò che è possibile fare è identificare quali sono le situazioni che ci suscitano paura, cercare di capire il motivo analizzando il nostro stato d’animo e cercando di identificare che cosa e perché proprio in quella situazione proviamo una sensazione di timore.

Per fronteggiare la paura un primo passo è immaginare delle strategie alternative. Passare da una reazione di fuga a una di attacco ad esempio, può essere utile per iniziare a pensare che le situazioni che ci recano timore possono essere fronteggiate gradualmente, un passo per volta, immaginando soluzioni alternative che possano essere messe in pratica. Imparare  a capire quali sono le risorse possedute dalla persona, può aiutare la stessa a identificare se ci sono quelle capacità che possono essere messe in pratica al fine di affrontare la situazione.

Come influisce sulle relazioni?

Un tipo di paura che può avere un’ influenza sull’aspetto relazionale della vita di una persona è sicuramente la paura di legarsi all’altro. Il timore di investire in una relazione può essere collocato all’interno del macro tema delle problematiche relazionali. Nel momento in cui ci si accorge di essere legati sentimentalmente ad una persona, si sperimenta quella vulnerabilità che può trasformarsi in paura. La persona con la quale si sta creando un rapporto sentimentale ha infatti la capacità di farci star bene ma allo stesso tempo tale legame viene percepito come rischioso. Perchè? Perchè Quel legame così forte, che inizialmente ci ha fatto sognare può con la stessa intensità farci soffrire. Il fatto di investire in un rapporto sentimentale porta a maturare delle aspettative verso di esso e nel momento in cui sono disattese il sogno si spezza. Lo stesso rapporto che dava intensa felicità ora procura forte malessere. Tale consapevolezza può far emergere una difficoltà di legarsi all’altro per paura di stare male fino ad arrivare alla rinuncia. In questo senso la paura può influenzare in modo incisivo sulla vita relazionale e sentimentale di una persona.

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Giulia Sandri
Dott.ssa Giulia Sandri
Psicologa, Equipe Intrecci

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